I nostri alloggi
I servizi comuni dell’agriturismo
Spazi Comuni
Piscina (da maggio a settembre)
Giardino
Solarium
Barbecue
Lavanderia
Parcheggio
Parcheggio privato in loco
Check In
h 15.00 โ 17.00
Check Out
h 08.00 โ 10.00
Animali
Accoglienza
Nessun Coprifuoco
Vista Panoramica
Accesso Autonomo
Deposito bagagli
Tassa di Soggiorno
La Tassa di Soggiorno รจ lโimposta a carico di coloro che pernottano in qualunque tipo di struttura ricettiva situata nel territorio del Comune di Volterra fino a un massimo di 3 giorni consecutivi per ciascun soggiorno.
La tassa (2 โฌ /persona)
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Soggiorno
Minimo 3 notti
Politica di Cancellazione
Richiesta di Disponibilitร .
La richiesta non รจ vincolante e non assume forma di contratto nรฉ per il Cliente nรฉ per Agriturismo Fattorie Inghirami. Questโultimo si riserva il diritto di non accettare la prenotazione.
Conferma di Prenotazione
La conferma di prenotazione inviata da Agriturismo Fattorie Inghirami al Cliente รจ vincolante per entrambe le parti e costituisce il perfezionamento del contratto di prenotazione. In tal caso il Cliente riceve un voucher via mail che dovrร mostrare quando effettuerร il check-in presso la nostra struttura.
La prenotazione diviene vincolante per la nostra struttura solo al momento della ricezione della ricevuta di pagamento della caparra (ammontante al 30% dell’importo complessivo del soggiorno) o la ricezione dei dati della carta di credito sulla quale effettuare il prelievo autorizzato.
In caso di caparra, il Cliente รจ tenuto a inviare la notifica di pagamento per e mail allโindirizzo info@fattorieinghirami.com entro i limiti di tempo definiti dalla direzione di Fattorie Inghirami. L’acconto in euro puรฒ essere fatto tramite:
Bonifico Bancario
BANCA: Monte dei Paschi di Siena Ag. Volterra
IBAN: IIT 17 V 01030 71220 000000890750
SWIFT/BIC CODE: PASCITMMVOL
INTESTATARIO: Soc. Agricola Fattorie Inghirami
Vaglia Postale
Chiara Bertini Inghirami
Villa Campani
Loc. Roncolla
56048 Volterra (PI)
Saldo all’arrivo
Carta di credito
Contanti EUR
Bonifico
Recesso
In caso di rinuncia alla prenotazione confermata verrร trattenuto o detratto l’intero ammontare della caparra.
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La Villa
di Scornello
L’Agriturismo di Scornello
Lโagriturismo Fattorie Inghirami nasce dal desiderio di condividere la storia di Scornello, la bellezza del paesaggio e il fascino unico di Volterra con gli ospiti. Cosรฌ, nel 2000, sono stati ristrutturati cinque appartamenti nell’antico borgo contadino adiacente alla villa secentesca di Scornello, dando vita a unโattivitร agrituristica accogliente e immersa nella natura.
La nostra azienda agricola biologica si estende su 350 ettari, situata a circa 9 km da Volterra. Qui produciamo olio e farro biologico di alta qualitร , allโinterno di una grande riserva naturale che offre la massima tranquillitร ai visitatori. Gli ospiti possono godere di passeggiate nella tipica macchia mediterranea, oltre a escursioni in mountain bike e trekking.
Siete tutti i benvenuti a Scornello! Per arrivare da noi, percorrendo la strada conosciuta come โdella Zambraโ, dovrete affrontare circa 4 km di strada sterrata sui 9 km totali, ma la vista che offre il paesaggio merita davvero il viaggio. Attraversando la campagna di Volterra e giungendo al nostro viale adornato dai tradizionali cipressi toscani secolari, avrete modo di apprezzare la bellezza autentica e incontaminata del luogo.
La storica villa di Scornello รจ situata su una collina a 307 metri di altezza, con un oratorio a 285 metri. La villa domina un paesaggio caratterizzato da un terreno cretoso e ricco di filoni di gesso. Nei pressi della villa, lungo il versante adiacente al torrente Zambra, si trovano le cave di panchina, risalenti all’epoca etrusca, che sono state sfruttate per secoli.
Le Origini Storiche di Scornello
Scornello si trova su un piccolo promontorio da cui sgorga l’acqua salata delle moje volterrane. Un documento datato 23 luglio 1228, appartenente al Comune di Volterra, parla della vendita delle proprietร che gli Ospedalieri di Altopascio possedevano in Scornello, allora parte dello Spedaletto di Agnano in Val dโEra. In una mappa del 1700, Scornello appare come un complesso di edifici, tra cui spicca una torre a tre piani con un tetto a capanna.
Prima del 1637, Domenico Vadorini disegnรฒ una carta a inchiostro della tenuta di Scornello, commissionata da Curzio Inghirami. Sebbene imprecisa in alcune parti, questa carta รจ di grande importanza storica, poichรฉ offre una rara rappresentazione della campagna volterrana, inclusi gli insediamenti, le vie di comunicazione, i boschi e i terreni coltivati.
Gli Scaritti Etruschi
La villa รจ particolarmente nota per gli “Scaritti etruschi”, scoperti da Curzio Inghirami nel XVII secolo. Questi scaritti erano involucri di bitume, cera e terracotta, contenenti piccoli frammenti di carta lintea su cui si dice che membri del collegio etrusco degli Auguri avessero scritto testi storici, rituali e profetici. Secondo la leggenda, alcuni di questi scaritti furono nascosti nei sotterranei della villa da Prospero Fiesolano Castellano durante l’assedio romano di Volterra. Si narra che questi documenti descrivano la scoperta delle saline durante il regno etrusco di Tuisco, e come suo figlio Occo avesse costruito i primi impianti per la produzione del sale, completati poi da Volturreno, nipote di Occo e capostipite della famiglia Cecina.
Anche se oggi si ritiene che gli scaritti fossero apocrifi inventati da Curzio Inghirami, le saline di Volterra erano effettivamente operative giร nell’Alto Medioevo. Lo dimostra un fatto del 981, quando Ottone I chiamรฒ alcuni salinatori volterrani in Germania per istruire gli abitanti di Halle, in Sassonia, sull’arte di estrarre il sale dalle sorgenti d’acqua.
Il Borgo Attorno alla Villa
Attorno alla villa aristocratica si sviluppรฒ un borgo, caratterizzato da un andamento longitudinale lungo il fianco della villa stessa (A. Secchi – A. Zanelli, p. 51). La villa, raggiungibile attraverso un lungo viale di cipressi sul poggio omonimo, risale al XVII secolo e comprende una cappella e una fattoria. A quel tempo, si formรฒ anche un piccolo borgo rurale chiamato il Citernino, dove sono ancora visibili volte in cotto a crociera, ben conservate. Secondo Repetti, la villa dei nobili Inghirami di Volterra, situata nella parrocchia di S. Leopoldo alle Moje, รจ racchiusa tra due edifici piรน bassi e presenta due piani e una piccola torre, oltre a un giardino all’italiana sul retro. Probabilmente tra il XVIII e il XIX secolo, la villa e la fattoria furono ampliate e ristrutturate, come testimoniano il portale, le decorazioni e la facciata.
La Fattoria di Scornello
La Fattoria di Scornello, che tra il 1777 e il 1794 comprendeva nove poderi, con l’aggiunta di altri quattro nel 1794, era di dimensioni modeste rispetto ad altre tenute della famiglia Inghirami (C. Caciagli, pp. 83-100). I poderi esistenti fino al 1794 erano: Podere di Scornello, Luogo di Scornello, Scornellino, Mandorlaia, Casetta, Cinari, Parella, Ulimeto e Fontanella. L’Ulimeto, di cui parleremo piรน avanti, รจ quella vasta area che, inglobando la Villa Giardino di proprietร Inghirami, si estende quasi fino al Piano dellโEra. Fontanella, vicino a Borgo S. Alessandro, venne demolita intorno agli anni ’60 e prende il nome da una fontanella con abbeveratoio, situata lungo la strada. Nel 1794, si aggiunsero i poderi di Poderino, Casanuova e Forno.
Nel 1890-91, la Fattoria subรฌ un’ulteriore trasformazione, aumentando il numero dei poderi a 18, tutti situati, tranne l’Ulimeto, tra Scornello e Saline. Negli anni ’40 del XX secolo, il numero di poderi aumentรฒ fino a 30. Oggi, la fattoria รจ ancora di proprietร della famiglia Inghirami, suddivisa tra gli eredi di Lodovico Inghirami e Paolo Inghirami. I primi possiedono la villa e buona parte dell’antica fattoria.
L’Edicola della Madonna del Lupo
Proseguendo lungo la strada per Scornello, e girando a sinistra attraversando il fiume per quattro volte, si trova l’edicola della Madonna del Lupo. Eretto nel Cinquecento in onore della Vergine, questo piccolo edificio ricorda la leggenda di un giovane pastore che, mentre pascolava il suo gregge, fu minacciato da un lupo. Spaventato, il ragazzo si rifugiรฒ presso l’immagine della Madonna, che gli apparve indicando un grosso leccio su cui arrampicarsi. In segno di ringraziamento, fu costruita l’edicola e intitolata Madonna del Lupo. ร tradizione che i visitatori lascino la loro firma sulle pietre dell’edicola, creando cosรฌ un esempio di patrimonio storico-artistico che รจ stato, nel tempo, coperto da queste incisioni.